Ecco un piccolo frasario che dedico a chi come me ha una moglie torinese e va spesso (pardòn, "sovente") a Torino.
Hai (mica) voglia?
Falsa forma di cortesia, sotto la quale in realtà si cela, minaccioso, un comando. La frase tipo è "hai voglia di passarmi il sale che è in cucina?". L'uso del "mica" è rafforzativo: viene usato nei casi in cui il compito da svolgere è ingrato. "Hai mica voglia di lavare i piatti?" e "non è che per caso avresti mica voglia di pulire il cesso che fa schifo / e’ incrostato?" sono esempi lampanti dell'uso di questa tecnica raffinata.
Com'è?
Per il torinese medio assume il significato di "come va?". Spesso induce l'interlocutore ignaro a guardarsi intorno con lunghe pause di riflessione prima di rispondere. Per certi versi ricorda il micidiale "what's up?" americano.
Pìciu
Versione piemontese del "pirla" padano. Le statistiche individuano nella frase "ma sei proprio un pìciu" una delle espressioni più utilizzate dai torinesi.
Figo/Figa
Il significato è lo stesso di quello che assume la parola nella lingua italiana. L'elemento destabilizzante è il fatto che l'aggettivo in questione viene utilizzato per designare non solo persone ma anche luoghi e oggetti inanimati. Es.: “fighissimo questo posto”, “figa quella macchina”.
Fare che + verbo
Altra perifrasi linguistica tipica del barocco piemontese. Permette di coniugare l'imperativo (“fai che prenderla” = “prendila!”) o l'indicativo presente (“facciam che andare” = “andiamo”).
Basta là
Intercalare cui gli studiosi non sono ancora riusciti ad attribuire un vero e proprio significato specifico. Comunemente usato nelle situazioni più disparate. Es.: “ma basta là”.
Fatti furbo/a
Traduzione letterale: “svegliati”, ma oggigiorno anche usato in sostituzione di “non dire cazzate”. Grazie a Dio non enormemente diffuso.
Ti piace la menta?
Espressione stereotipata. Imputata al torinese come all’ italiano la pizza, gli spaghetti, la mamma, i baffi neri e il mandolino. Ad ogni modo, se vi venisse mai posto il quesito, asserite con sicurezza che è una delle vostre erbe preferite.
Zio Fa
Imprecazione e/o esclamazione frequentissima, usata per esprimere sdegno, stupore, rabbia, ammirazione, ecc... Il significato è grossomodo quello di “perbacco”, ma letteralmente è la traduzione del nostro “zio cantante” o, peggio, Porco Diaz. Numerose le varianti, tra cui citiamo "zio first" e "zio fanale".
Alloggio
Definisce un appartamento di qualsiasi metratura e ubicato ovunque nel mondo. L’aggettivo che di solito vi si accompagna è "bel" (“è proprio un bell’alloggio”).
Infine consiglio udi guardare uno dei miei primi post sull'Istituto Sant'Ambros.
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